Siamo in una
fumosa birreria nella Monaco degli anni Venti: a un tavolo alcuni
loschi figuri appartenenti a società che praticano l’occultismo si
riuniscono per discutere di un nuovo progetto. Tra loro vi sono uomini
dell’alta finanza, ufficiali dell’esercito e uomini di cultura
dell’estrema destra antisemita tedesca. Insieme vogliono creare un
partito di massa che possa diffondere l’idea di una comunità mondiale
completamente arianizzata nella quale le altre razze devono avere solo
un ruolo subalterno: così nasce, nel 1919 il partito nazista.
Tra gli ammiratori
delle società esoteriche vi è Adolf Hitler, un reduce dalla prima
guerra mondiale. Negli anni intorno al 1918-19 Hitler vive in una
Monaco ricca di fermenti politici. Ed è proprio nell’atmosfera di
reazione che si respira in quella città dopo la caduta della
Repubblica Socialista di Baviera che si forma culturalmente il futuro
dittatore. Hitler comincia in questo periodo a entrare in contatto con
società esoteriche e a convincersi che vi fosse una qualche relazione
di carattere magico tra forze cosmiche e individui particolarmente
dotati. Una di queste società esoteriche si chiama Thule.
Thule
nasce nel 1912 e trova l’origine del suo nome da un’ isola che si
riteneva fosse esistita nell’estremo nord europeo e nella quale gli
adepti di tale società ritenevano fosse esistita una civiltà superiore
oramai estinta. Il fine di Thule è quello di creare una razza
di superuomini, ovviamente ariani, i quali avrebbero dovuto portare a
termine la lotta contro quelle razze che loro ritenevano essere
inferiori: principalmente ebrei e slavi ma anche minoranze come
zingari e omosessuali. Uno degli adepti di Thule, Dexler, fonda
nel 1919 il Partito dei Lavoratori Tedeschi che diventerà poi, sotto
la guida di Hitler, il Partito Nazional-Socialista o Nazista. Thule
diventa così la società iniziatica più influente nella Germania del
dopo guerra. Finanziatore del Partito dei Lavoratori Tedeschi (DAP) è
l’ingegnere Gottfried Feder un altro membro della società iniziatica
Thule.
Ma non è solamente
Thule ad influenzare Hitler. Il professor Haushofer è direttore
dell’istituto di Geopolitica di Monaco. Da lui Hitler apprende
l’importanza del dominio di un’area strategica definita allora come
“il cuore della terra”: l’Europa orientale. Secondo Haushofer chi
domina su quest’area abitata dagli odiati slavi, avrebbe dominato su
tutto il mondo. Hitler lo definirà lo “spazio vitale” verso il quale
la Germania dovrà espandersi per garantirsi la millenaria prosperità
al Terzo Reich. Inutile aggiungere che anche Haushofer ha una forte
inclinazione verso gli studi di esoterismo, e a Berlino è lui stesso a
fondare un’altra società iniziatica: la Loggia luminosa della società
Vril, il cui obiettivo è quello di esplorare le origini della
razza Ariana e di studiare i rituali che potessero migliorare le forze
del Vril.
Himmler, Rosenberg e la svastica
Himmler, lo
spietato capo delle SS e uno dei massimi gerarchi del nazismo, fa
invece parte di Artamans, una oscura setta evocatrice di una
teutonica vita rurale. Durante la seconda guerra mondiale cerca di
attuare il progetto di un mondo ariano e di convertire l’Europa in un
Impero del Nord. Le SS dovevano essere l’avanguardia dell’arianizzazione
del mondo, selezionati non per capacità, ma bensì per il loro aspetto
fisico: alle SS è tollerata addirittura la bigamia in quanto
considerato un modo rapido per lo “sviluppo” dell’uomo ariano.
Alfred Rosenberg
principale teorico del nazismo e governatore della Polonia durante gli
anni della guerra è anch’egli un sostenitore dell’occultismo. Scrive
numerosi libri per sostenere la teoria razzista e assassina del
nazismo, e aiuta addirittura Hitler a scrivere il Mein Kampf.
Egli scrive in un suo libro:
“morte e vita non
sono entità opposte, bensì legate l’una all’altra. Grazie alla
benevolenza del destino di Dio, i due contrari si dissolvono
nell’ambito dell’eternità. Ma questa eternità può esistere sulla
terra. La morte crea nuova vita e, potremmo aggiungere, ripristina
così continuamente la marcia degli Ariani verso la meta finale”.
Anche il simbolo
che verrà scelto per rappresentare il nazismo denota una forte
propensione verso la ricerca di forze occulte. La parola svastica,
deriva dal parola sanscrita su, che significa bene, e asti,
che significa essere. La croce uncinata, svastica, è un simbolo molto
antico ed era già stato utilizzato da molte civiltà anche se circa la
sua origine si sa poco. Gli indiani associano la svastica con la
fortuna e protezione dall’ira; può rappresentare il sole, la dea Visnu.
Alla fine del XIX secolo la svastica si afferma come simbolo del
movimento nazionalista tedesco. Infine Hitler sceglierà la svastica
come simbolo del partito nazista ma ne invertirà il senso degli
uncini: in senso orario anziché antiorario, come nella tradizione
induista.
Forse sarà proprio
la ricerca della trascendenza a dare ai gerarchi nazisti la volontà di
spingersi fin dove nessun altro regime si era mai spinto. La
convinzione di essere portatori di un messaggio superiore al quale
tutto deve essere sacrificato: l’affermazione della razza ariana. Ed è
forse per queste ragioni che Hitler si convince di potere sconfiggere
qualsiasi tipo di coalizione militare e ad impegnarsi quindi in una
guerra su due fronti: quello britannico e quello russo, coalizione che
aveva già sconfitto più di un secolo prima l’esercito di Napoleone.
Alcuni generali della Wermacht, alieni da questa folle cultura
esoterista, avevano capito che quella guerra non avrebbe mai potuto
essere vinta e cercarono di eliminare il Führer, senza peraltro
riuscirvi; Hitler ritiene fino all’ultimo di riuscire a rovesciare le
sorti di una guerra oramai da tempo persa.