Questo
elenco lungo e terrificante, e pur tuttavia parziale, parla
da solo.
Aggiungiamo solo che gli imperialismi europei non sono stati
(e non sono, ne' saranno) da meno. solo l'internazionalismo
e la resistenza dei popoli possono costruire un mondo nuovo
di pace autentica. |
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1890 |
Usa - South Dakota (28 dicembre) |
Quattro squadroni di cavalleria massacrano 300 indiani
Miniconjou nella valle di Wounded Knee (Chankpe Opi Wakpala).
L’episodio segna emblematicamente la fine della libertà
indiana e l’inizio del “secolo americano” |
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Argentina |
Nel paese scoppia una grave crisi del regime parlamentare in
seguito alla corruzione del presidente Celman, asservito
agli interessi e alla politica USA: i militari americani
intervengono. |
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1891 |
Cile (gennaio) |
Il presidente Josè Manuel Balmaceda viene accusato di
nutrire ambizioni dittatoriali; scoppia una guerra civile
che vede l’intervento della marina militare Usa contro i
ribelli nazionalisti. |
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Haiti |
I militari reprimono la rivolta anti-americana dei
lavoratori negri che reclamano la proprietà dell’isola di
Navassa (fra Haiti e Giamaica, attualmente territorio Usa).
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1892 |
Usa - Idaho (giugno) |
Scoppiano scioperi dei lavoratori dell’acciaio e dei
minatori (miniere d’argento). L’intervento repressivo di
agenti della compagnia Pinkerton e di truppe federali
provoca grande tensione e gravi incidenti. |
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1893 |
Hawaii (gennaio) |
Gravi disordini interni offrono agli Stati Uniti l’occasione
per intervenire nelle isole Hawaii. La marina rovescia il
governo indipendente: il 17 gennaio viene proclamata la
repubblica. Il nuovo governo è controllato dagli americani,
e le isole sono dichiarate protettorato statunitense. Il
definitivo trattato di annessione verrà ratificato il 12
agosto 1898. |
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1894 |
Chicago |
Scendono in sciopero i lavoratori delle officine ferroviarie
Pullman (la Pullman Palace Car Company): il sindacato dei
ferrovieri (American Railway Union), fondato nel 1893 da
Eugene Victor Debs, si schiera al fianco degli scioperanti.
Il presidente Stephen Cleveland primo democratico dai tempi
della Guerra di Secessione, in carica dal 1884 al 1888, poi
rieletto nel 1892), invia sul posto truppe federali: il
bilancio delle repressione è di 34 morti. |
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Nicaragua |
Insieme a Honduras ed El Salvador tenta di dar vita a
un’Unione dell’America centrale, ma le pressioni militari
statunitensi (che occupano per mesi la città costiera di
Bluefields) e le rivalità commerciali fomentate dall’esterno
destineranno il progetto al fallimento. |
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1894-95 |
Cina |
La marina militare è presente durante la guerra
cino-giapponese |
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1894-96 |
Corea |
La marina militare è di stanza a Seul durante la guerra
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1895 |
Panama |
La marina sbarca in territorio colombiano |
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1896 |
Nicaragua |
La marina militare sbarca nel porto di Corinto |
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1898 |
Usa - Minnesota |
L’esercito si scontra con gli indiani Chippewa a Leech Lake
Cuba
Il 21 aprile gli Stati Uniti (che già nel 1895 avevano
solidarizzato con i moti insurrezionali antispagnoli)
intimano alla Spagna di concedere l’indipendenza a Cuba e di
abbandonare l’isola. Scoppiate le ostilità, con una serie di
rapide operazioni militari gli statunitensi distruggono la
flotta spagnola e sbarcano a Cuba dopo aver riportato
un’altra vittoria in Nicaragua. |
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Puerto Rico
(Luglio - Ottobre) |
Le truppe statunitensi procedono all’invasione (25 luglio),
prendono possesso della zona e vi insediano un governatore
militare (ottobre) |
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Parigi
(10 Dicembre) |
Spagna e Stati Uniti firmano il trattato di pace, che
prevede condizioni durissime per la Spagna: ritiro da Cuba e
cessione ai vincitori di Puerto Rico, Guam e Filippine. Gli
Stati Uniti assurgono al rango di potenza mondiale.
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1899 |
Filippine
(Febbraio) |
La popolazione insorge contro la tutela degli Stati Uniti,
che si sono semplicemente sostituiti alla dominazione
spagnola senza neppure prendere in considerazione le
aspirazioni indipendentiste degli indigeni. Si sviluppa
un’intensa attività di guerriglia cappeggiata da Emilio
Aguinaldo, che provoca l’immediato intervento armato degli
USA: nell’arco di una decina di anni i filippini uccisi
dalle truppe statunitensi sarebbero stati non meno di
600.000 |
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Nicaragua |
La marina militare sbarca nel porto di Bluefields. |
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Samoa |
L’arcipelago delle Samoa viene spartito fra Germania (Samoa
occidentali) e Stati Uniti (Samoa orientali): questi ultimi
intervengono militarmente per orientare la successione al
trono. |
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1899-1900 |
Cina |
I militari si scontrano con i Boxer in rivolta. |
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1899-1901 |
Usa-Idaho |
L’esercito occupa la regione mineraria di Coeur d’Alene, già
territorio indiano. |
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1901 |
Usa - Oklahoma |
L’esercito reprime la rivolta degli indiani Creek.
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Panama |
Marina militare ed esercito fomentano la secessione del
paese dalla Confederazione colombiana. |
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1903 |
Honduras |
I marines intervengono nella rivoluzione. |
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Panama
(4 Novembre) |
Il paese si costituisce in repubblica indipendente il 4
novembre 1903: gli Stati Uniti riconoscono immediatamente il
nuovo stato e impediscono alla Colombia di intervenire
militarmente. |
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1903 - 1905 |
Repubblica Dominicana |
I militari “proteggono” gli interessi americani nella
Rivoluzione. In particolare, nel 1905 il presidente degli
Stati Uniti Theodore Roosevelt (1858 - 1919, in carica dal
1901 e, rieletto, fino al 1909), repubblicano progressista,
impone il controllo statunitense delle finanze e delle
dogane dominicane, malgrado l’opposizione del Senato, e
invia sul posto una squadra navale a sostegno della “big
stick policy”, suo cavallo di battaglia. |
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1904 |
Panama
(13 Febbraio) |
Il Panama proclama la costituzione della nuova repubblica;
il governo "concede" agli Stati Uniti l’uso della zona del
Canale da questo momento fino al 1999. |
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1904 - 1905 |
Corea |
I marines sono presenti durante la guerra russo-giapponese.
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1906 - 1909 |
Cuba (Agosto) |
Dopo la sospetta rielezione di Estrada Palma alla presidenza
della repubblica, scoppia un’insurrezione popolare. Gli USA
inviano nell’isola truppe d’occupazione unitamente al
rappresentante americano William H. Taft (1857 - 1930,
presidente dal 1909 al 1913), incaricato di procedere alla
formazione di un governo provvisorio. |
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1907 |
Nicaragua |
I militari intervengono, ufficialmente per impedire
l’allargarsi di un conflitto in America Latina, ma di fatto
per instaurare il protettorato della “Dollar Diplomacy” (che
prevede l’espansione e la tutela a oltranza del commercio
statunitense: sarà la punta di diamante della politica
commerciale ed estera promossa a partire dal 1909 dal
presidente Taft). |
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Honduras |
I marines intervengono nella guerra col Nicaragua.
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1908 |
Panama |
I marines intervengono nella competizione elettorale.
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1909 |
Nicaragua (Dicembre) |
Gli USA, preoccupati per la politica troppo aggressiva ed
espansionista di Santos Zelaya, appoggiano una rivolta di
notabili locali per rovesciare il “dittatore” e preservare
la propria influenza nella zona. |
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1910 |
Nicaragua |
I marines sbarcano a Bluefields e Corinto. |
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1911 |
Honduras (ottobre) |
I militari difendono gli interessi statunitensi nella guerra
civile e intervengono nelle nuove elezioni presidenziali che
vedono la vittoria dell’ex presidente Bonilla, persona grata
agli USA. |
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1911 - 1941 |
Cina |
Marina militare ed esercito USA applicano una costante
occupazione. |
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1912 |
Honduras (Gennaio) |
Truppe statunitensi sbarcano per difendere la proprietà USA
e imporre al governo locale un controllo sulle finanze del
paese. |
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Nicaragua
(Agosto 1912) |
I marines intervengono, anche con bombardamenti, nella
guerra civile che infuria nel paese, e impongono come capo
del governo il conservatore Adolfo Diaz; gli Stati Uniti
assumono il controllo delle finanze del paese, stabiliscono
una base militare a Managua (l’occupazione durerà vent’anni,
contrastata da innumerevoli azioni di guerriglia).
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Cuba |
I militari intervengono nuovamente per proteggere gli
interessi USA all’Avana. |
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Panama |
I marines intervengono durante l’accesa competizione
elettorale. |
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1913 |
Messico (Febbraio) |
La marina militare fa evacuare i cittadini americani durante
la rivoluzione seguita al colpo di Stato del generale
Victoriano Huerta. |
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1914 |
Repubblica Dominicana |
La marina militare si scontra con i ribelli a Santo Domingo.
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Usa - Colorado |
L’esercito reprime gli scioperi dei minatori. |
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Messico |
La marina militare e l’esercito compiono una serie di
interventi contro i nazionalisti. |
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1915 |
Haiti (Luglio) |
Una serie di incidenti e la grave situazione finanziaria del
paese, fortemente indebitato con l’estero, inducono
l’esercito statunitense ad inviare truppe nell’isola e a
concludere un trattato che impone il protettorato politico e
finanziario degli USA per un periodo di dieci anni.
L’esercito ricorrerà ripetutamente ai bombardamenti in
questa occasione e negli anni a venire. |
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1916 |
Messico (Marzo) |
Un presunto sconfinamento delle truppe rivoluzionarie di
Francisco “Pancho” Villa nel Nuovo Messico, provoca
l’immeditata risposta degli Stati Uniti, con l’invio di una
spedizione punitiva nel Messico settentrionale |
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Repubblica Dominicana (Maggio) |
Disordini elettorali inducono il governo degli Stati Uniti a
inviare truppe nel paese. Il presidente Henriquez y Carvajal
rifiuta di firmare il trattato che sottopone le finanze
dominicane al controllo statunitense: gli USA reagiscono
occupando militarmente la Repubblica ed esautorando il
governo locale. Il territorio subirà un’occupazione di 8
anni. |
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1917 |
Cuba (Febbraio) |
Sospetti brogli elettorali provocano una rivolta di
orientamento liberale. Truppe americane sbarcano in forze a
Santiago; l’esercito instaura l’occupazione militare e il
protettorato economico, imponendo la rielezione alla
presidenza del conservatore Mario Garcia Menocal.
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Usa (6 Aprile) |
Nell’ambito della Prima Guerra Mondiale, dichiarazione di
guerra alla Germania. |
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Europa (Giugno) |
Le prime truppe americane sbarcano sul Vecchio Continente
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Usa (7 Dicembre) |
Dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria. Fino alla fine
del conflitto, marina militare ed esercito affondano
numerose imbarcazioni combattendo contro la Germania.
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1918 - 1920 |
Panama |
I militari partecipano a diverse operazioni di polizia nel
corso dei disordini seguiti alle elezioni. |
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1918 - 1922 |
Russia |
Marina militare ed esercito intervengono in almeno cinque
distinte occasioni contro i bolscevichi. |
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1919 |
Costa Rica
(4 Giugno) |
I marines sbarcano nel paese, la cui stabilità politica
appare compromessa dal susseguirsi di numerosi colpi di
stato, per proteggervi gli interessi statunitensi.
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Honduras
(11 Settembre) |
In seguito all’insurrezione del liberale Lopez Gutierrez e
alle minacce di guerra civile, truppe statunitensi sbarcano
nel paese e impongono una “pacificazione”. |
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Costa Rica (Dicembre) |
Nonostante lo svolgersi di regolari elezioni che portano
alla presidenza Julio Acosta Garcia, la presenza di truppe e
consiglieri statunitensi non accenna a diminuire, restando,
anzi, a lungo determinante. |
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1920 |
Guatemala |
I militari intervengono per due settimane contro le
agitazioni promosse dai sindacalisti a tutela dei lavoratori
locali. |
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1920 - 1921 |
Usa - West Virginia |
L’esercito reprime pesantemente le agitazioni dei minatori,
ricorrendo anche ai bombardamenti. |
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1921 |
Panama |
Scoppiano scontri armati tra Panama e Costa Rica, ma
l’intervento degli Stati Uniti porta a una risoluzione
“pacifica” della vertenza. |
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1922 - 1927 |
Cina |
Marina militare ed esercito intervengono ripetutamente
durante le rivolte nazionaliste. |
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1923 |
Messico
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Il generale de la Huerta guida una rivolta contro il
presidente Obregòn il quale, appoggiato militarmente dagli
Stati Uniti, riesce facilmente ad avere ragione dei
rivoltosi. |
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1924 - 1925 |
Honduras |
L’esercito interviene due volte, in occasione degli scontri
elettorali, a sostegno dei conservatori portando, nel 1925,
all’elezione di Miguel Paz Barahona. |
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1925 |
Panama |
L’intervento della marina militare è decisivo per la
repressione dello sciopero generale. |
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1926 |
Nicaragua (Novembre) |
In seguito allo scoppio di una rivolta liberale guidata dal
generale Augusto Sandino, le truppe statunitensi
intervengono imponendo l’elezione del conservatore Alfonso
Diaz. |
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1927 - 1934 |
Cina |
I marines sono di stanza in tutto il paese. |
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1932 |
El Salvador |
Navi da guerra sono inviate contro la rivolta capeggiata da
Farabundo Martì
Washington DC
L’esercito interviene per bloccare la protesta dei veterani
della Prima Guerra Mondiale, che rivendicano la concessione,
da parte del governo, di un’indennità.
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1941 - 1945 |
Seconda Guerra Mondiale |
Gli Stati Uniti intervengono massicciamente contro l’Asse,
con attacchi navali e di terra nonché con devastanti
bombardamenti non soltanto convenzionali: questa è infatti
la prima guerra nucleare |
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1947 - 1949 |
Grecia
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Consiglieri statunitensi effettuano “operazioni di
controllo” e sostengono massicciamente il governo
conservatore con l’invio di cospicui aiuti economici e
militari. |
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1948 |
Filippine (Ottobre) |
Il governo del presidente Quirino, sostenuto militarmente ed
economicamente dagli Stati Uniti, lacia una vasta offensiva
nell’isola di Luzòn contro il movimento dei guerriglieri Huk;
La CIA è presente con generiche “operazioni di controllo”.
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1950 |
Puerto Rico |
Gli USA intervengono con operazioni di controllo in
occasione della rivolta indipendentista scoppiata a Ponce.
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Formosa (Giugno) |
Reparti dell’esercito statunitense sbarcano a Taiwan, dove
si è rifugiato il governo nazionalista di Chiang Kai-shek
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1950 - 1953 |
Corea
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Il 27 giugno 1950 gli Stati Uniti intervengono nel conflitto
che da appena due giorni oppone Corea del Nord e Corea del
Sud. La guerra si protrarrà per tre anni, e comporterà da
parte degli USA massicci interventi di esercito e marina,
nonché bombardamenti convenzionali e minacce di ricorso
all’arma nucleare. Attualmente, nella regione sono ancora
presenti basi. |
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1953 |
Iran |
La CIA interviene nel colpo di Stato militare che rovescia
il governo nazionalista del generale Mossadeq e insedia sul
trono lo scià Reza Pahlavi |
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1954 |
Guatemala (Giugno) |
Truppe provenienti dall’Honduras e appoggiate dagli Stati
Uniti con la supervisione della CIA invadono il paese e
rovesciano il governo progressista del generale Arbenz
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1955 |
Formosa (Gennaio-Febbraio) |
Il Congresso degli Stati Uniti autorizza l’intervento di
truppe americane per difendere Formosa e le isole Pescadores,
rivendicate dalla Cina comunista (25 gennaio). Nel giro di
pochi giorni (5 febbraio) la settima flotta statunitense
interviene per consentire alle truppe cino-nazionaliste di
evacuare le isole Tachen, bombardate e poi occupate
dall’esercito della Repubblica Popolare Cinese. |
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1956 |
Egitto |
In seguito alla nazionalizzazione del Canale di Suez voluta
dal presidente Nasser, gli Stati Uniti pongono in allarme le
loro forze armate ed esercitano forti pressioni sull’Unione
Sovietica perché si tenga fuori dalla crisi di Suez.
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1958 |
Libano
(Maggio -
Luglio) |
Scoppiano violenti tumulti antigovernativi: il presidente
Chamoun fa appello agli Stati Uniti perchè intervengano a
sostenere il regime. Gli USA rispondono con uno sbarco alla
metà di luglio. |
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Iraq |
Gli USA intimano all’Iraq di non riprendersi il Kuwait, pena
il ricorso all’arma nucleare. |
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Cina |
La Cina viene diffidata dall’avanzare pretese
sull’arcipelago di Taiwan, anche a mezzo di minacce
nucleari. |
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Panama |
I militari intervengono nelle preteste nazionaliste
destinate a risolversi in scontri di piazza. |
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1961 - 1975 |
Vietnam |
L’11 maggio 1961 il vicepresidente statunitense Lyndon
Johnson si reca nel Vietnam del Sud e conclude un accordo
col presidente Diem per garantire un maggiore impegno
militare USA nella lotta contro i partigiani vietcong: alla
fine dell’anno i “consiglieri” americani saranno già più di
15.000. Da qui fino al 1975, non si contano gli interventi
militari di terra e di mare, i bombardamenti, le minacce
nucleari e il ricorso ad armi non convenzionali e chimiche.
La più lunga e distruttiva guerra condotta dagli Stati Uniti
farà quasi due milioni di morti e ridurrà in
ginocchio per decenni l’economia di un paese. |
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1961 |
Cuba
(17 aprile) |
Nella baia dei Porci fallisce la spedizione di esuli
castristi pilotata dai servizi segreti americani e
autorizzata dal presidente Kennedy. |
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Germania |
Allarme di minaccia nucleare nel corso della crisi relativa
al Muro di Berlino. |
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1962 |
Cuba |
Il 25 aprile gli Stati Uniti riprendono gli esperimenti
nucleari nel Pacifico e in ottobre il presidente Kennedy
decide il blocco navale dell’isola per intercettare le navi
sovietiche che incrociano in acque cubane. Si sfiora la
guerra con l’URSS, e la crisi viene risolta in extremis il
28 ottobre, quando i sovietici accettano di ritirare i loro
missili dalle installazioni cubane in cambio dell’impegno
statunitense a non invadere l’isola. |
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1964 |
Panama
(9 Gennaio) |
Nella zona del Canale scoppiano gravi incidenti fra
cittadini panamensi e truppe statunitensi, in seguito ai
quali il Panama rompe le relazioni con gli Stati Uniti e
denuncia le irregolarità del trattato in merito alla zona
del Canale. La controversia viene ricomposta in aprile.
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1965 |
Repubblica Dominicana (Aprile) |
In seguito allo scoppio della guerra civile e col fine
dichiarato di difendere i cittadini americani, truppe
statunitensi sbarcano sull’isola e occupano rapidamente la
capitale. |
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Indonesia
(30
Novembre-1 Dicembre) |
Per prevenire una presunta minaccia comunista, i militari
prendono il potere e costringono il presidente Sukarno a
nominare il generale Suharto capo di stato magggiore
dell’esercito, conferendogli in pratica pieni poteri. Si
scatena un generale “caccia ai comunisti”, controllata e
sostenuta dalla CIA, che nel giro di pochi mesi porta
all’uccisione di oltre 500.000 persone e all’internamento di
altre 350.000 |
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1966 - 1967 |
Guatemala |
La CIA interviene con “operazioni di controllo”. I “Berretti
Verdi” vengono impiegati nella contro guerriglia.
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1967 |
Stati Uniti |
Si intensifica l’opposizione alla guerra nel Viet-nam: sono
sempre più numerosi i giovani che si rifiutano di rispondere
alla chiamata di leva e si rifugiano in Canada, mentre
gruppi antimilitaristi organizzano manifestazioni
collettive; marce per la pace a San Francisco, New York e
Washington, dove l’esercito interviene pesantemente contro i
dimostranti. Intanto, per la terza estate consecutiva si
verificano gravi tumulti razziali in numerose città, fra cui
Detroit, che conosce il più pesante bilancio della
repressione: l’intervento delle truppe federali causa 43
morti. |
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1968 |
Stati Uniti
(Aprile-
Maggio) |
In seguito all’assassinio di Martin Luther King, leader del
movimento per i diritti civili della popolazione di colore,
avvenuto il 4 aprile a Memphis (Tennessee), in numerose
città si scatenano nuovi tumulti razziali: a Washington deve
intervenire l’esercito, e più di 21.000 militari vengono
impiegati sul territorio. |
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1970 - 1975 |
Cambogia |
In seguito ad un colpo di Stato militare (marzo 1970), la
Cambogia viene invasa dalle truppe sudvietnamite appoggiate
dagli Stati Uniti. Nel giugno 1970 le truppe americane
completano l’evacuazione della Cambogia dopo aver fallito
l’obbiettivo di distruggere i “santuari” dei guerriglieri
vietnamiti. L’aviazione USA interviene con massicci
bombardamenti a più riprese, causando nel corso degli anni
più di due milioni di morti fra incursioni militari,
carestia indotta e caos politico. |
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1970 |
Stati Uniti (maggio) |
Nel corso di manifestazioni di protesta contro l’intervento
americano in Cambogia, tenute in un centinaio di città, la
polizia interviene pesantemente uccidendo 12 dimostranti (1
maggio). Qualche giorno dopo, il 4 maggio, all’università di
Kent (Ohio) la guardia nazionale apre il fuoco sugli
studenti in manifestazione, facendo 4 vittime. |
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1973 |
Wounded Knee
(Sud Dakota
- Usa) |
Il 27 febbraio circa 500 indiani Sioux Oglala occupano il
villaggio di Wounded Knee, teatro del famigerato massacro
del 1890, e chiedono l’apertura di un’inchiesta parlamentare
sulle attività dell’ufficio federale per gli affari indiani.
In aprile due indiani vengono uccisi dalle forze di polizia
che cercano di sgomberare il villaggio. |
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Medio Oriente |
Sfiorata la crisi nucleare durante la guerra in Medio
Oriente. |
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Cile
(settemmbre
- novembre) |
La Cia appoggia il colpo di stato militare contro il governo
di Salvador Allende, che tenta una disperata resistenza in
armi, ma viene ucciso all’interno del palazzo presidenziale
l’11 novembre. |
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1975 |
Cambogia (maggio) |
La nave-spia statunitense Mayaguez viene catturata in acque
territoriali cambogiane (12 maggio): scoppia un grave
incidente diplomatico. Poco dopo (15 maggio) truppe
americane attaccano di sorpresa il porto di Kompong Som e
recuperano la nave e il suo equipaggio. |
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1980 |
Afghanistan
(20 gennaio) |
In seguito all’invasione sovietica, gli Stati Uniti, col
discorso del presidente Jimmy Carter sullo stato
dell’unione, ammoniscono che ogni tentativo sovietico di
assicurarsi il controllo politico del Medio Oriente è
considerato un attentato agli “interessi vitali”
dell’America e sarà contrastato anche con un intervento
militare. |
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Iran
(25 aprile) |
Truppe statunitensi autotrasportate tentano un’incursione
per liberare gli ostaggi dell’ambasciata di Teheran: il
tentativo fallisce e 8 militari muoiono nella caduta di un
elicottero. In patria, il 28 aprile, il segretario di Stato
Cyrus Vance rassegna le dimissioni. |
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1981-1992 |
America Latina |
La Cia interviene ripetutamente in Salvador e Honduras con
“operazioni di controllo”, consulenze militari, sostegni
esterni di vario genere e attività antiguerriglia.
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1983-1984 |
Grenada
(19-25 ottobre) |
Un colpo di stato porta al potere una giunta militare. Gli
Stati Uniti, col pretesto che nell’isola sarebbero presenti
anche reparti cubani, la invadono e nel giro di pochi giorni
la sottopongono al proprio controllo avvalendosi anche di
contingenti forniti da piccoli stati caraibici. |
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1986 |
Libia
(gennaio) |
Il presidente americano Reagan, dopo aver accusato il
colonnello Gheddfi di corresponsabilità negli attentati agli
aereoporti di Roma e Vienna, annuncia la rottura delle
relazioni diplomatiche e commerciali con la Libia e ne
congela gli averi presso le banche americane. A distanza di
qualche settimana (24-31 gennaio) la flotta statunitense
compie manovre aereonavali davanti alle coste libiche.
Inizia una serie di attacchi e contrattacchi che vede
coinvolte le forze statunitensi e quelle libiche, sfiorando
la crisi internazionale. |
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1989 |
Libia
(4 gennaio) |
L’aviazione militare statunitense abbatte due caccia libici
accrescendo la tensione tra i due paesi, ma la crisi rientra
in seguito alla restituzione, da parte delle autorità
libiche, della salma di un pilota americano caduto durante
le incursioni USA del 1986. |
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Filippine
(1-9 dicembre) |
Un ennesimo colpo di Stato contro Corazòn Aquino viene
sventato grazie all’intervento dell’aviazione americana;
negli scontri muoiono oltre 100 persone. |
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1989 - 1990 |
Panama |
In seguito all’annullamento delle elezioni da parte del
regime, i rapporti fra Panama e gli Stati Uniti precipitano:
gli Usa chiedono l’estradizione di Manuel Noriega per
traffico di droga, e il parlamento panamense dichiara lo
stato di guerra conferendo a Noriega le funzioni di capo
dello Stato (15 dicembre). Dopo l’uccisione di un ufficiale
statunitense (20 dicembre), gli USA inviano un corpo di
spedizione con l’intento di catturare Noriega; dopo
durissimi combattimenti e bombardamenti, che provocano
migliaia di morti fra la popolazione civile, gli Usa
assumono il controllo del paese. Noriega si consegna agli
americani. |
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1990 |
Arabia Saudita |
Offensiva contro l’Iraq che ha appena invasso il Kuwait;
540.000 militari sono di stanza in Oman, Qatar, Bahrein,
Israele. |
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1991 |
Iraq
(16 gennaio) |
Inizia l’operazione denominata “Tempesta nel deserto”, sotto
la guida del generale statunitense Schwarzkopf: il primo
atto è il bombardamento della città di Baghdad. Gli Stati
Uniti bloccano numerosi porti iracheni e giordani, e
intervengono con massicci attacchi aerei che fanno più di
200.000 morti nell’invasione di Iraq e Kuwait; viene
stabilita la “no-fly zone” sul Kurdistan settentrionale,
mentre si procede alla distruzione su larga scala degli
apparati militari iracheni. |
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1992 |
Los Angeles
(Usa, 2 maggio) |
Esercito e marines intervengono nei disordini scatenati
dalle comunità nere dopo l’assoluzione di 4 poliziotti
bianchi che nel marzo del 1991 (come documentato da un video
amatoriale) avevano praticamente linciato un automobilista
nero. Il bilancio della rivolta, estesasi a San Francisco,
Las Vegas, Atlanta e Seattle, è di 48 morti e oltre 2000
feriti. |
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1993 |
Somalia
(giugno) |
Interventi militari con bombardamenti, ai danni delle
postazioni del generale Mohammad Farah Aydid. Prosegue
l’uccisione di caschi blu in imboscate e agguati
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1993 - 1995 |
Bosnia |
Le forze NATO, indirizzate dagli Stati Uniti, intervengono
pesantemente nel conflitto: la “no-fly zone” è pattugliata;
vengono abbattuti aerei militari e i civili serbi sono fatti
oggetto di bombardamenti. |
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1994 |
Haiti |
Scatta il blocco commerciale contro la giunta militare che
ha detronizzato il presidente Aristide; il 22 novembre gli
americani sbarcano nell’isola. |
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1995 |
Croazia |
Continua, inasprendosi, l’offensiva NATO: sempre più
disastrosi, i bombardamenti su civili causano numerose
stragi e devastano il territorio. |
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1998 |
Sudan |
L’aviazione militare interviene attaccando le industrie
farmaceutiche ritenute produttrici di gas nervini impiegati
per usi “terroristici” |
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Afghanistan |
Le truppe statunitensi colpiscono gli ex campi
d’addestramento della CIA usati dai gruppi fondamentalisti
islamici ritenuti colpevoli degli attacchi alle ambasciate
in Kenya e Tanzania. |
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Iraq |
Quattro giorni di massicci attacchi aerei dopo dichiarazioni
della commissione ispettiva nominata dall’ONU, secondo la
quale l’Iraq avrebbe ostacolato lo svolgimento delle
ispezioni alle fabbriche di prodotti chimici e di armi. Si
saprà poi delle irregolarità commesse dagli incaricati ONU,
e di come tutta la faccenda altro non sia stata che una
colossale montatura. |
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1999 |
Ex-Jugoslavia |
Alle 20 ora italiana di mercoledì 24 marzo il Segretario
generale della NATO Javier Solana annuncia l’inizio degli
attacchi aerei contro obiettivi serbi. E’ la prima volta che
l’Alleanza atlantica scatena un’offensiva contro uno stato
sovrano. Nel giro di una sola settimana, il bilancio appare
già gravissimo: oltre un migliaio di vittime civili dovute a
circa 1500 incursioni NATO. Mercoledì 31 il ministro degli
esteri russo Egor Ivanov rivela che gli USA hanno da tempo
un piano per la secessione del Kossovo e la divisione dei
territori jugoslavi: comincia qui la falsificazione della
storia che pesa e peserà ancora sull’Europa. |
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2002 |
(agosto)
Il nuovo Rambo in
missione globale
Il ministro della difesa
Rumsfeld: «Forze speciali, caccia ai terroristi in tutto il
mondo. E senza avvertire i governi» |
Le truppe speciali
americane potranno essere utilizzate ovunque nel mondo, in
qualsiasi operazione segreta, anche senza l'autorizzazione
degli stati interessati. Questo il senso delle consultazioni
che il segretario alla difesa Usa Donald Rumsfeld sta avendo
con alti rappresentanti dello stato maggiore. ...Se prima
queste operazioni segrete erano affidate agli agenti della
Cia, ora saranno invece gestite da truppe di combattimento,
la cui presenza in un territorio straniero senza
l'approvazione di quest'ultimo costituisce un atto di
guerra. Ma questo elemento non sembra ostacolare
l'amministrazione Bush, che ha fatto della «guerra al
terrorismo» la sua ossessione e che sembra pertanto pronta
ad approvare la nuova linea. |
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