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Ultimo aggiornamento:  22 febbraio, 2006      

 

Cronistoria minima sulla vita e le opere dei maggiori personaggi di Casarano

 

 

Antonio Filograna

Nasce a Casarano il 2 giugno 1923 da una modestissima famiglia casaranese.

La madre, donna autoritaria, per lui e i suoi fratelli Giovanni ed il gemello Ubaldo, desiderava un lavoro meno rude, rispetto a quello del padre Edoardo che lavorava da cavamonte. 

All'età di 6 anni Antonio Filograna si trovò ad affrontare le insicurezze della vita, decidere cioè cosa fare, se andare a scuola oppure lavorare.

Le scelse ambedue alternando la frequenza scolastica con l'apprendistato presso un calzaturificio locale, dove prese "confidenza" col prodotto scarpa e con tutto ciò che gravita intorno ad esso.

Nel 1933, seppe che uno stabilimento calzaturiero aveva bisogno di operai. Proprietario era Salvatore Nicolazzo.

Filograna, riuscì ad imparare non solo il mestiere di calzaturiero, ma anche e sopratutto il sistema commerciale e distributivo dei prodotti.

All'età di 17 anni, desideroso di ampliare le proprie cognizioni tecniche, emigra a Milano dove l'industria delle scarpe è presente con aziende di un certo rilievo, al pari del vicini polo di Vigevano. Presso alcune di queste industrie egli presta la propria opera come operaio specializzato, traendone grossi vantaggi in termini di esperienza sul prodotto e acquisizione di tecnologie industriali in generale.

Dopo qualche tempo Filograna rientra a Casarano con la convinzione di poter realizzare nel proprio paese una moderna industria calzaturiera, sul modello di quella lombarda. Certo, qui manca tutto per realizzare un simile progetto: dalle maestranze qualificate alle strutture esterne, dai capitali ai mercati di sbocco. 
Ma il giovane imprenditore non si perde d'animo e senza perdere tempo fonda la sua prima "azienda": un piccolo laboratorio artigianale in un monolocale, a conduzione esclusivamente familiare.

Parlando con lui, molto spesso, racconta di quando utilizzava la sera e la notte per costruire le scarpe e la mattina dopo, di buon ora, con la sua bicicletta, carica di scatole di scarpe, andava ai mercati a vendere il frutto del suo lavoro.

Dopo un paio d'anni di esperienza il suo commercio diventò sempre più incalzante, al punto da portarlo ad acquisire un'autonomia. Grazie all'aiuto della fidanzata Elvira, poi divenuta sua moglie, aprì una piccola bottega in via Roma a Casarano, proprio dove ora sorge un emporio d'abbigliamento.

Siamo nel 1948 e da questo momento in poi quella azienda crescerà incessantemente fino a diventare, ai giorni nostri, leader del settore in Europa.

 Lo sviluppo prometteva risultati di rilievo, infatti Filograna vedeva aumentare di giorno in giorno capitale e lavoro, al punto che fu costretto ad assumere sempre più operai. intanto il mercato si allargava sempre di più anche in altre nazioni, europee che non.

Inizialmente il Filograna ricopriva tutte le funzioni aziendali, dalla progettazione alla produzione e alla vendita. Oggi egli si avvale dell'opera di 2000 dipendenti che, a diversi livelli, assicurano il buon funzionamento di tutti i processi aziendali.
Nel 1968 fondò la "FILANTO" che oggi rappresenta nel settore calzaturiero, l'industria più importante e più competitiva fra le industrie Calzaturiere, tanto da essere definita su "Focus" la più grande a livello mondiale.

Filograna è stato ed è continuamente alla guida di questo grande complesso eccetto il periodo che va dal 13 Novembre 1980 fino la 17 Giugno 1981 durante il quale ha vissuto la terribile esperienza del sequestro, a scopo di riscatto, che avrebbe minato per sempre la sua personalità se non avesse avuto un carattere molto forte ed una incrollabile fede.

A chi si complimenta con lui per l'opera realizzata enfatizzandone i meriti, egli afferma di considerarsi, prima di tutto, un buon calzolaio che ha sempre amato il proprio mestiere. E' questo amore, a suo dire, il principale fattore del suo successo. Chi lo conosce però gli attribuisce altre qualità: il coraggio innanzitutto, la tenacia, il gusto del rischio, l'intuito nella valutazione delle persone e degli affari. Il tutto sorretto sempre da una fede incrollabile.
Filograna ha anche un altro grande amore, quello per la propria terra a cui si sente legato indissolubilmente, da sempre. Aver contribuito così fattivamente al sostegno economico di questa zona è per lui motivo di immensa soddisfazione. Ma non si sente appagato: "siamo a metà dell'opera" continua a dire ai suoi collaboratori.
Tra i suoi numerosi impegni ha ricoperto, con soddisfazione della cittadinanza, la carica di assessore al Comune di Casarano ed è attualmente Presidente Onorario del CISI di Lecce che ha realizzato una interessante struttura per la promozione imprenditoriale nella Zona Industriale di Casarano.
Fa parte del Consiglio di Amministrazione del PASTIS-CNRSM di Brindisi, un importante ed avviato "Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dei Materiali".
Ha donato un "Centro Mobile di Rianimazione" all'Ospedale "Francesco ferrari" di Casarano e si è reso promotore della costituzione di un Comitato, di cui è stato Presidente, che ha donato una TAC sempre all'Ospedale di Casarano.
Nel 1997 è stato insignito del titolo di "Cavaliere del Lavoro".

 

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Ultimo aggiornamento: 22 febbraio 2006