Descrizione
Il presente trappito si presenta
con la zona dei torchi scavato completamente nella roccia , mentre la
parte sovrastante la stalla (dalla presa d’aria sovrastante la vasca) ha
la volta in muratura chiusa con il sistema a botte. Non sono state trovate
bocche di sciava, anche se sul torchio centrale vi è una cavità
nella volta chiusa con conci sulla sua sommità. L’impressione è
che il torchio centrale sia posticcio rispetto alla costituzione iniziale
del trappito, nato, si ritiene all’origine con soli sei torchi. Dalle
notizie raccolte, sembra che alle spalle del torchio centrale venissero
depositate le olive in attesa della loro lavorazione. Data la presenza di
rifiuti nella parte centrale non è stato possibile misurare l’altezza
del vano a volta, né la profondità dello stesso rispetto al piano
stradale. L’intero trappito risulta comunque interrato. Dei torchi
rimane la sola struttura muraria. Negli scantinati del palazzo è stato
rinvenuto un vecchio ed enorme parmento con una scala nella cui metà vi
è la traccia deu due torchi alla genovese vicino ad enormi cisterne. In
cima alla scala vi è una porta murata che, a detta del Signor Vito Borgia,
fiduciario del proprietario, dovrebbe collegarsi al trappito. Nella
esplorazione, comunque, non sono stati trovati segni di detto
collegamento. |
|