Ricevuta da Fabio Cavallo l'1 sett. 2001

Più che rappresentare luoghi di Casarano, il pittore Oronzo Tiso utilizzava, nel suoi lavori, un'immagine stereotipa (la tozza cupola, le alte muraglie...) che la si può riscontrare, oltre nei dipinti del coro della Chiesa Madre e nella tela dell'Immacolata, anche su due composizioni pittoriche presenti nel Duomo di Lecce, il "Cristo morto", parte integrante del paliotto dell'altare maggiore e il "martirio di San Fortunato". In quest'ultimo si nota la stessa prospettiva di sfondo del dipinto di Casarano (la comunione di San Giovanni). Nelle due tele, la cupola si staglia sulla destra del paesaggio mentre sulla sinistra si eleva una possente torre. L'edificio, da cui si erge la cupola, è ornato all'esterno da colonne binate, particolare inconfutabile di utilizzo della stessa immagine per i due dipinti.

La comunione di S.Giovanni

Il martirio di S.Fortunato

Le tele del Duomo furono realizzate dal Tiso prima che gli si commissionasse l'impresa di Casarano. E' molto probabile che il pittore utilizzò il paesaggio del "martirio" per il dipinto di San Giovanni. Doveva essere un luogo molto amato dall'artista tanto da essere ripetuto nelle sue composizioni.

Particolare del "Cristo Morto" di Lecce

"La distribuzione dei panetti" di Casarano

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