Più che rappresentare
luoghi di Casarano,
il pittore Oronzo Tiso utilizzava, nel suoi
lavori, un'immagine stereotipa (la tozza cupola, le alte muraglie...)
che la si può riscontrare, oltre nei dipinti del coro della Chiesa Madre
e nella tela dell'Immacolata, anche su due composizioni pittoriche
presenti nel Duomo di Lecce, il "Cristo morto", parte
integrante del paliotto dell'altare maggiore
e il "martirio di San Fortunato". In quest'ultimo si nota
la stessa prospettiva di sfondo del dipinto
di Casarano (la comunione di San Giovanni). Nelle due tele, la cupola si
staglia sulla destra del paesaggio mentre sulla sinistra si eleva una
possente torre. L'edificio, da cui si erge la cupola, è ornato
all'esterno da colonne binate, particolare inconfutabile di utilizzo della
stessa immagine per i due dipinti. |