dalla "Gazzetta
del Mezzogiorno" del 26 gennaio
2007
Dopo l'iniziativa
della Italgest, anche l'architetto Pino De Nuzzo presenta al Comune un
progetto all'avanguardia. Sembrerebbe una provocazione
Uno
stadio da sogno, irrealizzabile
Campi
di calcio, campetti, palestre, ristorante e albergo. Costerebbe 15 milioni
di euro
Una
struttura polifunzionale dotata di uno stadio da 10 mila posti, diversi
campi per varie discipline sportive, un
albergo, un ristorante e duemila metri quadri di negozi. Così l'architetto
Pino De Nuzzo reinventa il vecchio stadio «Capozza» in un progetto che
questa mattina verrà consegnato al protocollo del Comune. Importo
dell'opera: 15 milioni di euro. «Ma tanto sognare non costa niente»
ironizza De Nuzzo, con evidente riferimento al progetto per un nuovo
stadio presentato dal Gruppo Italgest di Paride De Masi
all'amministrazione comunale; il costo, in questo caso, è di otto milioni
di euro. «Parliamoci chiaro - dice l'architetto, non nuovo a boutade
sarcastiche sugli avvenimenti urbanistici e culturali della città -
l'esigenza di uno stadio che non sia localizzato in centro esiste. Ma se
il municipio non trova neanche 400mila euro per ristrutturare il vecchio
stadio, dove volete che reperisca otto milioni di euro, ammesso che siano
sufficienti, per edificarne uno nuovo?». Fuor di metafora, De Nuzzo
sembra dire che sognare è consentito a tutti e almeno su questo piano non
c'è differenza tra un ramificato gruppo imprenditoriale e un singolo
professionista, visto anche che l'architetto ha anche collaborato alla
costruzione dello stadio di Messina. Ed ecco allora i numeri del progetto
che verrà presentato, con ogni probabilità, questa mattina al
protocollo del Comune; la struttura prevede uno stadio da 10 mila posti
con un'avveniristica illuminazione che parte dal centro e rischiara verso
l'esterno, due campi di calcetto, di cui uno coperto, due campi da tennis,
due campi da basket (o sport similari come pallamano o pallavolo) e dodici
postazioni per le riprese televisive. Ma in più, il progetto
dell'architetto prevede altro. «Ormai i poli sportivi - spiega De Nuzzo -
sono anche luoghi di aggregazione, socializzazione, commercio». Ed ecco
quindi la previsione di due parchi gioco attrezzati per bambini, parcheggi
per 50mila metri quadri, 74 uffici, 12 salette di varia metratura per
riunioni o convegni, duemila metri quadri di superficie dedicata a negozi
e attività commerciali, per finire con un ristorante panoramico da 200
posti e un albergo con 56 posti letto. Insomma, una grande cattedrale
sportiva e aggregativa che, visto il costo di 15 milioni di euro,
difficilmente verrà presa in considerazione dal Comune. «Ma con questo
gesto, al di là delle ironie, ho voluto lanciare un messaggio serio -
conclude De Nuzzo - basta con i progetti singoli e gli incarichi
fiduciari: cerchiamo di mettere sempre a confronto idee diverse e il
risultato finale sarà certamente migliore»
Danilo Lupo |