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“Un
riconoscimento appassionato alla stupenda e ineguagliabile fantasia e
versatilità del nostro Presidente del Consiglio”. Non mancherà certo la
satira graffiante e dissacratoria ne “L’anomalo bicefalo”, nuova
commedia scritta e interpretata da Dario Fo e Franca Rame e chiaramente
ispirata alla figura di Berlusconi. Aspettando di vedere che effetto
farà (la prima sarà a Roma il 1° dicembre), bisogna accontentarsi delle
anticipazioni dello stesso Fo, premio Nobel della letteratura nel ‘97.
Ecco come descrive lo spettacolo: “Sulla scena abbiamo inventato un
personaggio che dice, si contraddice, scherza, racconta frottole, giura
sulle teste dei propri figli, vende, compera, svende, finisce sotto
processo ma sguscia ogni volta come un’anguilla perché lui, Silvio, è
svelto, sfessuoso, imprevedibile, inarrestabile, nessuno riesce a
punirlo: è un impunito. Solo da noi, nel paese del Diritto Civile, del
Diritto Canonico, dei diritti e delle pene, il paese dei dritti, poteva
nascere e svilupparsi un simile fenomeno e noi siamo qui a cantarvelo
con la maggior giocondità ed ironia possibile. Voltaire diceva: “Guai a
quel paese dove non si sa ridere di se stessi e dei propri governanti,
soprattutto di questi ultimi”. Guai a quel paese dove i comici ed i
satirici si nascondono per timore di essere censurati e perseguitati,
pardon, perseguiti. Noi, lo diciamo con tutta sincerità, abbiamo paura
ma ci facciamo coraggio sperando nell’appoggio e nella solidarietà di un
grande pubblico”. Lo spettacolo, organizzato da “La Rinascita” va in
scena per due serate al Teatro Politeama Greco di Lecce.
Biglietti: primi posti 27 euro; secondi posti 21 euro.
Prevendita Clinica dell’Accendino, Lecce (0832/332624). |
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Bettelheimi
dice che i primi sette anni sono decisivi nella vita di un uomo.
Dario Fo ci crede
e ce li racconta "ritornando" nei suoi luoghi natii, la riva lombarda
del lago Maggiore, i tetti
di cioccolata di una Svizzera immaginaria, le visite estive in
Lomellina al nonno Bristìn, ortolano contastorie, fino alla scoperta
dell'arte, del tratto e del colore, che incrocia quella dei fabulatori
della Valtravaglia, il paese dei mezaràt.
Dario Fo - Il paese dei mezaràt
I miei primi sette anni (e qualcuno in più) ed. Feltrinelli - collana: I narratori
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